lunedì 15 luglio 2013

Terminata la prima parte dei lavori, Cinquefrondi torna "Borgo-centrica". Per il Futuro, arrivederci a settembre

Cinquefrondi (Reggio Calabria) 14 luglio 2013 - «Per circa due mesi più di 60 volontari si sono alternati, quasi  senza soluzione di continuità, per terminare la prima parte dei lavori che hanno permesso di restituire alla collettività, grazie al contributo anche di chi ha voluto donare gratuitamente i materiali necessari, il suo antico cuore pulsante».
 E’ entusiasta Michele Conia nella serata che celebra la chiusura del primo atto di “Borgo Futuro” attraverso lo spettacolo di burattini “Spazzolino e la città pattumiera” che si è - per il vero – rivelato un recital apprezzatissimo, esilarante quanto formativo. L’unico rammarico – racconta con un velo di mestizia - è stata «l’incomprensibile indifferenza dell’amministrazione comunale» compensata però «dalla crescente voglia di partecipazione popolare che dal quartiere, pian piano, ha dilagato tra quanti si sono sentiti di contribuire ai lavori». Lavori che hanno permesso il recupero di un’area degradata dove prima - chiosa orgoglioso Alberto Conia curatore della serata - «altro non vi era se non sporcizia e rifiuti d’ogni genere». E sulla stessa scia si sono attestati anche gli interventi di Danilo Loria, Daniele Prudente e Totò De Mujà, del gruppo operativo di Rinascita. 

Ed ecco che per l’occasione le scalinate si sono presentate pienissime di gente, anche da paesi limitrofi, che si è letteralmente riappropriata dei luoghi della memoria, degnamente riconsegnati alla collettività. E’ parso così evidente che le mani non sono state tenute pulite ed in tasca – secondo il richiamo di Conia -  se un pubblico gioioso ha potuto godere di uno spettacolo che mai si sarebbe pensato poter essere rappresentato nel cuore pulsante, ma dequalificato, dell’antica polis. Un intervento di cura e rivalsa antropologica e sociale che ha consentito di beneficiare dei vecchi luoghi ma anche di offrire un sorriso spensierato a bambini ed adulti che, assiepati sui gradoni, sono rimasti calamitati dallo spettacolo educativo - (suggeriremmo di riproporlo quantomeno nelle scuole primarie, NdR) - messo in scena dal suo brillante ideatore, Angelo Aiello, attraverso la spinta al riuso ed al riciclo dei materiali come tema fondamentale della nuova società del consumo consapevole. Il premio per tutti, partecipanti attivi o semplici cittadini, è certamente stato il ritrovamento ad opera di Claudio Napoli, uno degli appassionati volontari, del cappelletto della storica fontana di Largo del Tocco, che è stato ripulito e ricollocato presso la sua naturale sede dopo ben 43 lunghi anni di assenza forzata. 

Ora, fine del primo tempo, con il secondo che «riprenderà a settembre, non senza prima essere preceduto da nuove assemblee popolari per determinare la nuova road map delle attività da svolgersi» ha affermato il leader di Rinascita. I cittadini hanno gradito. Lo ha dimostrato l’entusiasmo compartecipativo nel voler gustare la palingenesi incomparabile di un momento di raccolta e di condivisione collettiva in uno dei luoghi simbolo della città per eccellenza. 

Giuseppe Campisi / mnews.it

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