mercoledì 12 ottobre 2011


Rinascita denuncia: “L’Amministrazione infastidita da chi dissente, muta davanti alla crisi politica, perde importanti risorse soprattutto nei Servizi sociali. Serve un cambio di passo” 

10/10/2011 Flavio Loria, gr. cons. Rinascita


CIN­QUE­FRONDI – Cin­que­frondi ha la neces­sità di cam­biare passo e, in un con­te­sto di degrado della vita poli­tica del paese, que­sta neces­sità diventa sem­pre più strin­gente. Sin dall’inizio della costi­tu­zione di Rina­scita per Cin­que­frondi, ave­vamo intuito, a dif­fe­renza di altri, la pochezza di idee e l’incertezza nei passi da com­piersi da parte dell’attuale ammi­ni­stra­zione comu­nale che, in appena un anno e mezzo, difatti, è già riu­scita nell’impresa di per­dere impor­tanti risorse eco­no­mi­che, di distrug­gere un set­tore nevral­gico quale quello delle poli­ti­che sociali, di non sapere nep­pure met­tere mano a que­stioni tante volte pub­bli­ca­mente pro­messe, di inflig­gere, da ultimo, anche un duro colpo alle isti­tu­zioni demo­cra­ti­ca­mente elette. Non c’è che dire: l’amministrazione dell’apparenza e della disin­for­ma­zione quo­ti­diana, del silen­zio tom­bale di fronte a crisi pub­bli­che interne, che si fa “sen­tire” sola­mente se infa­sti­dita da chi con coe­renza, forza, com­pe­tenza e deter­mi­na­zione ha messo in campo un pro­getto poli­tico alter­na­tivo nel merito, nei metodi e nelle pro­fes­sio­na­lità impe­gnate. Pre­oc­cu­pati dob­biamo, infatti, regi­strare un note­vole decre­mento delle risorse per il soste­gno all’accesso alle abi­ta­zioni in loca­zione desti­nato a con­dut­tori che si tro­vino in par­ti­co­lari con­di­zioni eco­no­mico – sociali, un grave (e sospetto?) ritardo nella ripar­tenza dell’ex pro­getto Gesti d’Amore, già da tempo finan­ziato, il declas­sa­mento del nostro comune sul Ser­vi­zio Civile Nazio­nale, pas­sato in poco tempo dall’essere il primo comune cala­brese per l’impiego di volon­tari ad essere tra gli ultimi con soli 4 volon­tari sele­zio­na­bili per il pros­simo anno, l’abbandono defi­nito “tem­po­ra­neo” dopo tanti anni delle borse lavoro nate per ridare dignità per­so­nale e sociale a quanti ver­sano in par­ti­co­lari dif­fi­coltà o la scom­parsa di poli­ti­che attive a favore di gio­vani ed anziani (terme, mare, gior­nata della gio­ventù, ecc.). E poi, aggiun­giamo, un degrado ambien­tale e delle strade mai visto prima nelle peri­fe­rie rurali, il più volte annun­ciato (e poi via via smen­tito dai fatti!) inter­vento urgente per dare final­mente un Piano Strut­tu­rale al nostro Comune, l’ ultima mono­te­ma­tica estate cul­tu­rale (???) che ha con­se­gnato ai nostri pochi turi­sti e/o emi­grati la scarsa voglia di scom­met­tere di que­sti ammi­ni­stra­tori in qual­cosa di diverso e fan­ta­sioso per il rilan­cio e la valo­riz­za­zione del nostro paese: insomma, un salto poli­tico e cul­tu­rale all’indietro che docu­menta e cer­ti­fica un fal­li­mento tale che si riper­cuote ine­vi­ta­bil­mente sulla pos­si­bi­lità stessa di for­nire una sep­pur minima rispo­sta alle emer­genze deri­vanti dallo scarso con­trollo del ter­ri­to­rio comu­nale. Que­sti solo alcuni di un elenco lungo e poco appas­sio­nante dei danni che rile­viamo da tempo, con­dito peral­tro da atteg­gia­menti che intac­cano le isti­tu­zioni demo­cra­ti­ca­mente elette, non sal­va­guar­dan­dole dalle “bru­ta­lità” dell’individuo. Nell’esclusivo inte­resse della gente cin­que­fron­dese eser­ci­te­remo senza con­di­zio­na­menti alcuni il nostro impe­gno per la cura dei mali del paese, denun­ciando l’inefficienza e l’inefficacia di un’amministrazione che non vuole ren­dere conto a chi dis­sente dai ban­chi dell’opposizione, e men che meno ren­dere par­te­cipi i cit­ta­dini delle scelte che si compiono….anzi, che non si con­cre­tiz­zano mai!

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