giovedì 13 febbraio 2014

Questione ambientale a Cinquefrondi. Presa Diretta scuote il consiglio comunale che si mobilita compatto

Cinquefrondi (Reggio Calabria) – Un problema serio che non può essere più sottovalutato. Questa la traccia, il filo rosso comune che ha legato l’intero consiglio comunale cittadino in merito all’allarme lanciato dalla trasmissione di Riccardo Iacona, Presa Diretta, con il servizio titolato “Italia dei Fuochi” che ha suscitato tanto scalpore accendendo i riflettori sul nostro comprensorio, in particolare sulla Limina e l’arco aspromontano fino ad arrivare ad Africo passando per la piana di Gioia rivelando – ancora una volta – quanto il disastro ambientale prodotto dalle ecomafie possa essere davvero vicino alle porte di casa. Convocata una riunione d’urgenza, il sindaco ed i capigruppo hanno voluto fare il punto con una presa d’atto doverosa rispetto alla diffusione di una notizia abbastanza emergenziale che ha propagato molta preoccupazione nella cittadinanza, essendo passata ora dal semplice “sentito dire” al “sentito raccontare” e peraltro in tv. Dunque la politica decide di fare fronte comune attraverso un piano d’intervento condiviso che cercherà di coinvolgere le massime istituzioni provinciali e regionali con tempi certi e soluzioni mirate innanzitutto per cercare di scoprire e capire a fondo cosa si nasconda veramente sul sito della galleria della Limina ma anche in città, presso il quartiere Aracri già mobilitatosi con il suo comitato a riguardo d'un insolito incremento di mortalità per cause oncologiche concentrato in quella particolare zona. E, dunque, tutti d’accordo e compatti sul richiedere attenzione ma anche sugli step da conseguire, primo fra tutti un’attenta mappatura delle criticità presenti sul territorio comunale per passare poi alla fase più squisitamente operativa con l’ausilio dei tecnici Arpacal ed Asp ma anche dell’assessorato all’ambiente di Provincia e Regione su cui non si è mancato di recriminare per il colpevole silenzio seguito alla messa in onda del servizio ma che certo non è passato inerte sulle teste degli amministratori locali. Questione peraltro affatto trascurata anche dalla magistratura con le recenti raggelanti dichiarazioni di Cafiero De Raho che senza tanti giri di parole ha rivelato: «Sono convinto ci sia un equivalente della Terra dei fuochi campana anche in Calabria», motivo per il quale la procura reggina sta dando impulso ad una inchiesta che presto potrebbe palesare le responsabilità personali ma anche politiche che hanno permesso tali accadimenti e produrre le conferme che ora mancano a quelle che prima potevano essere catalogate semplicemente come comuni illazioni paesane, comunque anch'esse oggetto di reportage giornalistici ed argomenti di pubblicazione editoriale. Sia come sia, il servizio di Presa Diretta ha scosso gli animi e mobilitato la politica locale che è scesa in campo svestendo le casacche per compattarsi e cercare di fare chiarezza su una questione di vitale importanza per le generazioni presenti e future, suscitando una reazione solidale che dovrebbe sfociare in una serie di incontri specifici (con Prefettura e Arpacal) fino ad arrivare ad avere un colloquio in delegazione con lo stesso De Raho. Trenta giorni è il termine che il civico consesso ha inteso darsi dalla data di prossima convocazione - prevista per martedì 18, in seduta straordinaria - prima di attivare la mobilitazione della cittadinanza. Tempi certi durante i quali si pretenderà un fattivo impegno corroborato da riunioni operative coordinate da un tavolo di concertazione con expertise del settore per capire anche, una volta accertate quali siano le criticità, come procedere alla relativa bonifica, atteso che questo tipo di contaminazione potrebbe essersi innestata nella catena agroalimentare della produzione locale. Della vicenda, il consiglio cittadino, vorrebbe investire direttamente la Commissione parlamentare antimafia a cui affidare la supervisione politico-istituzionale del dossier ed a cui chiedere anche l’istituzione di una commissione d’inchiesta ad hoc che possa contribuire a dare quelle risposte che ancora mancano agli attoniti cittadini di uno straordinario territorio la cui impareggiabile bellezza - talvolta persino malamente travisata - s’è ora finalmente preso coscienza essere stata, con tutta probabilità, violentata dalla becera ignoranza d’un manipolo di criminali senza scrupoli.              

Giuseppe Campisi - MNews.IT 

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