Comunicato stampa
Nella qualità di consiglieri comunali
del gruppo Rinascita per Cinquefrondi, nonché avvocati e membri del Comitato
nato per la difesa della Sede Distaccata di Cinquefrondi, in relazione
all'incontro tenutosi la mattina di giovedì 19 con il Presidente del Tribunale
di Palmi Dott.ssa Arena, sentiamo il dovere di ringraziare pubblicamente la
stessa per la disponibilità dimostrata, per aver avuto modo di ascoltare
e recepire le nostre istanze, e di precisare quanto di seguito.
Siamo consapevoli che non spetta alla
detta Autorità evitare la chiusura del nostro Tribunale. Tale compito, stante
l'attuale organizzazione dello Stato, è proprio del Parlamento e, quindi, di
quelle forze politiche che in questo momento sostengono il Governo e,di
conseguenza, approvano, seppure implicitamente, il lavoro compiuto dal Ministro
della Giustizia Cancellieri, meritevole già da tempo,secondo il nostro parere,
di una mozione di sfiducia per avere intrapreso la strada del muro contro muro
con gli avvocati e con altri operatori del diritto, danneggiando soprattutto i
cittadini con la cancellazione della giustizia di prossimità.
Riteniamo doveroso cercare di
ristabilire quel clima di chiarezza necessario per mantenere quella lucidità
che la situazione attuale richiede.Continuiamo ad essere così caparbiamente
convinti dell'iniquità della misura adottata dal Parlamento da non intendere
lasciare nulla d'intentato in questa battaglia che va nella direzione esclusiva
di promuovere e salvaguardare le migliori condizioni possibili del sistema
giustizia nel nostro territorio. La vera protesta deve essere, piuttosto,
levata verso quelle forze politiche(PD e PDL in primis) chiedendo loro di essere
coerenti sino in fondo e di non giocare, per così dire, su due tavoli: non si
può tollerare che mentre nei territori che subiscono i tagli lineari si
sostiene la tesi contro la soppressione di questi presidi di legalità e di
presenza dello Stato quali sono i Tribunali e, poi, nel Palazzo,il luogo
deputato a decidere, votare l'esatto opposto ovvero assumere una posizione
passiva e, quindi, complice.
Il Presidente del Tribunale, nella
disponibilità tesa all'ascolto delle criticità emerse a causa
dell'accorpamento, ha ribadito che qualora venisse interpellata, ed in questa
direzione è andato l'incontro tenutosi in Prefettura la scorsa settimana,
spiegherebbe senza mezzi termini le varie disfunzioni che l'accorpamento del
Tribunale di Cinquefrondi a quello di Palmi sta provocando: a questo punto,
dopo avere lasciato tramontare, giuste rassicurazioni poi non concretizzatesi,
l'ipotesi di richiedere al Ministro la proroga per il mantenimento temporaneo
delle funzioni alla Sede di Cinquefrondi,diamo atto che oggi altro non poteva
dire e/o fare ed altro non ci potevamo attendere. E sui rilievi da svolgere la
Dott.ssa Arena non potrà non tenere conto di quanto il Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati del Foro di Palmi, pungolato anche dal nostro osservatorio,siamo
certi, non mancherà di rilevare.
Chiediamo,piuttosto, unitamente al
coordinamento di tutti gli altri comitati d'Italia ed alle associazioni
rappresentative dei soggetti coinvolti,di incontrare al più presto i massimi
rappresentanti di Pd e Pdl,oltre che degli altri partiti di Governo,per
chiedere a gran voce di smetterla con la duplicità assunta su questo provvedimento
che sta mettendo in ginocchio un settore vitale quale quello della
giustizia.Crediamo che non ci siano da percorrere altre strade se non quella di
portare la protesta a Roma, assieme a tutti gli altri comitati sorti
spontaneamente in tutti i 1000 uffici giudiziari soppressi, e di rivolgerla nei
confronti di quei soggetti che questa riforma l'hanno voluta e che ad oggi
implicitamente sostengono.
Non intendiamo partecipare al disgustoso
balletto di promesse e passerelle, né intendiamo continuare a recitare il ruolo
di soldati che qualche autonominatosi generale intende accollarci.
Michele Conia - Flavio Saverio Loria
Nessun commento:
Posta un commento