mercoledì 14 marzo 2012

RINASCITA PER CINQUEFRONDI PRESENTA ORDINE DEL GIORNO SU RIGASSIFICATORE....

https://www.facebook.com/notes/michele-conia/rinascita-per-cinquefrondi-presenta-ordine-del-giorno-su-rigassificatore/10150578046027483



DI SEGUITO L'ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONSIGLIERI COMUNALI (MICHELE CONIA E FLAVIO LORIA) SUL RIGASSIFICATORE:



Ordine del Giorno sul rigassificatore di San Ferdinando / Rosarno / Gioia Tauro


PREMESSO CHE

  • Con deliberazioni delle rispettive Commissioni Straordinarie, San Ferdinando n. 78 del 16 dicembre 2009, Rosarno n. 283 del 18 dicembre 2009, Gioia Tauro n. 190 del 16 dicembre 2009, è stato espresso parere favorevole alla realizzazione da parte della società LNG Medgas Terminal, con sede in Roma, del terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto GNL e delle opere connesse da ubicare a nei territori di San Ferdinando, Rosarno e Gioia Tauro;
  • Attualmente ci sono nel mondo 51 rigassificatori, e che si tratta di impianti sottoutilizzati che generalmente lavorano dal 30 al 60% della propria potenzialità, perché nel mondo la capacità di liquefazione è molto inferiore a quella di rigassificazione;
  • Le minacce di carenze di gas, e di futuri inverni al freddo paventate dai mass media, sono smentite dalle uniche previsioni ufficiali disponibili, quelle fornite dalla “cabina di regia” istituita dal Governo Prodi nell’agosto 2006, secondo le quali nel 2015 l’Italia avrà bisogno di 108 miliardi di metri cubi di gas, ma sempre stando alle cifre ufficiali relative ai gasdotti da potenziare e da realizzare, alla stessa data arriveranno in Italia dai 124 ai 130 miliardi metri cubi di gas (dal 14 al 20% in più del fabbisogno, fra l’altro evidentemente sovrastimato);
  • La Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera, nel 2006, ha approvato il resoconto di un’ INDAGINE CONOSCITIVA SULLE PROSPETTIVE DEGLI ASSETTI PROPRIETARI DELLE IMPRESE ENERGETICHE E I PREZZI DELL'ENERGIA IN ITALIA, nella quale si affermano attività meramente speculative alla base della costruzione dei rigassificatori sul territorio nazionale, dichiarando che “l'obiettivo è fare dell'Italia un vero e proprio hub del gas nel Mediterraneo, un'area di transito e non solo di consumo per le nuove forniture di gas provenienti dalle aree di produzione del Caspio, del Medio Oriente e del Nord Africa, destinate a soddisfare il fabbisogno crescente dell'Europa Centrale e Settentrionale, con tutti vantaggi conseguenti in termini di riduzione dei prezzi e sicurezza degli approvvigionamenti”;
  • La delibera n. 178/05 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha instaurato un vantaggioso regime di aiuti di Stato nei confronti degli impianti di rigassificazione, il quale prevede la copertura di gran parte dei costi e dei rischi economici degli impianti, per cui si assicura “anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto” la copertura di una quota pari all’80% della potenza nominale da rigassificare;
  • In merito al punto precedente, è in corso una procedura di indagine da parte della Commissione Europea per aiuti di Stato illegittimi, che ha già portato una riduzione della quota al 71,5%, e non si escludono futuri sviluppi della vicenda;
  • Uno studio realizzato dalla Commissione Energetica della California nel luglio 2003, basato sull’ipotesi di una collisione accaduta a una nave gasiera, a dieci miglia dalla costa, con rottura dei contenitori, ipotizzava la conseguente creazione di una nube ardente capace di provocare la distruzione totale nel raggio di 55 km;

SOTTOLINEATO CHE
  • le considerazioni inserite negli elaborati progettuali presentati dalla LNG Medgas non tengono assolutamente conto della particolare e significativa condizione di rischio sismico del territorio gioiese. Tale condizione incrementa sensibilmente la potenzialità di rischio legata ad un tale stabilimento che, per il caso eventi tellurici di grave entità, esporrebbe i cittadini ed il territorio ad enormi rischi;
  • Non si conoscono né l’impatto delle stringenti distanze di sicurezza, imposte rispetto alle navi gasiere sul traffico navale riguardante il porto di Gioia Tauro, né gli effetti indiretti che il rigassificatore potrebbe comportare sulle attività tutte dello scalo (es. aggravio di costi sulle compagnie, relativi al maggiore importo assicurativo per le merci), i quali complessivamente potrebbero risolversi in una minore operatività del Porto, con tutti i conseguenti contraccolpi economici, occupazionali e sociali sull’intero circondario;
  • Tra i numerosi effetti negativi dell’impianto, è previsto l’utilizzo di biocidi, nella fattispecie di candeggina, per il mantenimento dello stato delle tubazioni, i quali verranno miscelati con l’acqua di mare necessaria per il riscaldamento del GNL, e infine in essa riversati, con imprevedibili effetti visto il già alto tasso di componenti inquinanti presenti nello specchio d’acqua antistante la costa;
  • L’acqua utilizzata per il riscaldamento del GNL, verrebbe inoltre rilasciata in mare a una temperatura più bassa di 7 gradi rispetto a quella prelevata, ancora una volta con effetti imprevedibili, in questo caso sull’ecosistema marino e sul microclima;
  • Studi effettuati da Greenpeace confermano i gravi effetti sull'ambiente legati all'operatività del rigassificatore. Il progetto presentato dalla LNG nulla specifica sul destino dell'ipoclorito usato e sulle modalità di salvaguardia dell'ambiente tenuto conto che cloro e cloro derivati sono sostanze altamente dannose;
  • La V. I. A. presentata dalla società LNG Medgas è da ritenersi non valida, in quanto fondata su dati tecnici obsoleti, remoti e pertanto non attendibili: a titolo esemplificativo, i dati della direzione e della velocità del vento si riferiscono alla Stazione meteorologica di Lamezia Terme, per un periodo di osservazione compreso tra il 1978 e il 1991; lo studio delle temperature prende in considerazione un periodo che va dal 1977 al 1991; per ciò che concerne la qualità dell’aria, viene considerato che “l’area del sito prescelto è caratterizzata dalla presenza di alcune industrie […], dalle emissioni dell’autostrada A3 Napoli – Reggio Calabria [sic!], e della strada Strada Statale n. 18 […]. In base a tale situazione si può ritenere che lo stato della qualità dell’aria sia comunque tipico delle zone rurali e quindi abbastanza buono”;
  • È necessario creare un fronte comune con le altre città della Piana, procedura già avviata dal Comune di Gioia Tauro con la delibera di consiglio comunale n. 50 del 7 novembre scorso, che ha provveduto, con consenso unanime di maggioranza e opposizione, a revocare la delibera commissariale n. 190 del 16 dicembre 2009, che esprimeva parere favorevole alla realizzazione del terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto GNL e delle opere connesse da ubicare a nei territori di San Ferdinando, Rosarno e Gioia Tauro;

CONSIDERATO CHE

  • Le cifre occupazionali prospettate sono quantomeno opinabili, dal momento che i dati riportati dalla stessa ditta investitrice riportano che “sono previsti circa 100 addetti per l’esercizio e la manutenzione dell’impianto”, i quali verranno probabilmente ripartiti per i 33 Comuni della Piana;
  • L’area della Piana non è stata sottoposta alla V. A. S. , pertanto non si conosce l’impatto cumulativo dei numerosi impianti presenti, tra i quali si ricordano l’inceneritore in via di raddoppio, la centrale turbogas di Rizziconi, il depuratore di Gioia Tauro, e il costruendo elettrodotto Rizziconi – Laino Borgo;
  • Attorno all’iter di approvazione dell’impianto, e alle responsabilità connesse ai pareri positivi, aleggia scarsissima trasparenza, ed è quindi necessario lasciare alla storia, e ai cittadini, la responsabilità di una decisione che deve essere chiara e netta, e dunque scevra dell’incertezza che potrebbe decretare il futuro nefasto della cittadina e del circondario,


IL CONSIGLIO COMUNALE DI CINQUEFRONDI S'IMPEGNA A:

· dichiararsi contrario alla costruzione del rigassificatore;
· contribuire all’attività informativa nei confronti della cittadinanza;
· consultare la cittadinanza per permetterle di esprimere un parere chiaro e univoco sull’impianto;
· promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia dell’integrità ambientale.

IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTA la proposta di deliberazione posta all’ordine del giorno;
UDITA l’esposizione del relatore e la conseguente discussione;

D E L I B E R A

DI APPROVARE il testo dell’ordine del giorno come da proposta presentata nella parte narrativa e propositiva che si intende qui di seguito integralmente trascritta e di trasmettere il presente provvedimento agli enti interessati. La delibera si intende immediatamente esecutiva.



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