giovedì 21 aprile 2011

RINASCITA SULLA NOMINA DEGLI SCRUTATORI A CINQUEFRONDI

RINASCITA PER CINQUEFRONDI
Gruppo Consiliare


Al Presidente del Consiglio Comunale
di Cinquefrondi

Il sottoscritto Michele Conia, nella qualità di Capogruppo Consiliare del gruppo Rinascita per Cinquefrondi, espone quanto segue.
Premesso
  • che la Commissione Elettorale, organismo istituito dalla legge volto alla nomina degli scrutatori da nominarsi per le elezioni, è composta da consiglieri comunali eletti in pubblico consiglio da parte di questo Ente, i quali dovrebbero rappresentare l'intero consiglio comunale;
  • che membro in rappresentanza delle minoranze di Codesta assise è stato eletto il consigliere Michele Galimi, capogruppo di “Risveglio Popolare”, il quale si è giovato, nell'occasione, dell'assenza in aula del rappresentante del gruppo “Insieme per Cinquefrondi”;
  • che con grande rammarico e stupore la commissione elettorale non ha mai informato, come avrebbe dovuto, i gruppi consiliari non rappresentati nella stessa, non consentendo così al gruppo “Rinascita per Cinquefrondi” di ribadire quanto già e con forza sostenuto in campagna elettorale e, precisamente, la necessità di procedere ad un sorteggio pubblico e trasparente per la nomina degli scrutatori;
  • che, si aggiunge, la situazione attuale della composizione del Consiglio Comunale è diversa rispetto agli anni precedenti, quando a competere erano solo due liste che, quindi, gioco forza venivano rappresentate nella stessa commissione elettorale;
  • che il non avere informato e coinvolto i gruppi consiliari non rappresentati nella commissione si palesa come atto grave che denota la mancanza totale di rispetto delle più elementari regole democratiche e di rappresentanza;
  • che la situazione si aggrava ancora di più se si pensa che alcuni membri della commissione sono direttamente e, quindi, personalmente, impegnati nella campagna elettorale.
Tanto premesso e considerato, in nome e per conto dell'associazione Rinascita per Cinquefrondi, chiedo formalmente e ufficialmente al Presidente del Consiglio, nella Sua qualità di garante super partes dell'intero consiglio comunale, di intervenire nei modi consentiti con ogni consentita urgenza per evitare che tali disfunzioni democratiche possano produrre in qualche modo degli abusi piegando ruoli istituzionali a meri e bassi scopi prettamente personali.

Cinquefrondi, lì 21/04/2011

                                                                                                         Avv. Michele Conia

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