mercoledì 30 marzo 2011

IO NON SAPEVO ...

Io non sapevo...



Io non sapevo che i Piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto.
E cancellarono  per sempre molti paesi, in operazioni “anti terrorismo”, come i marines in Iraq

Non sapevo che, nelle rappresaglie, si concessero la libertà di stupro delle donne meridionali, come nei Balcani, durante il conflitto etnico: o come i marocchini delle truppe francesi, in Ciociaria, nell’invasione, da Sud, per redimere l’Italia dal fascismo ( ogni volta che viene liberato, il Mezzogiorno ci rimette qualcosa ).
Ignoravo che, in nome dell’unità nazionale, i fratelli l’Italia ebbero pure diritto di saccheggio delle città meridionali, come i Lanzichenecchi a Roma.

E che praticarono la tortura come i marines ad Abu Ghraib, i Francesi in Algeria,  Pinochet in Cile.

Non sapevo che in  che in Parlamento a Torino, un deputato ex garibaldino paragonò la ferocia e le stragi piemontesi al sud a quelle di “ Tamerlano, Gengis Khan e Attila”.

Un altro preferì tacere “rivelazioni di cui l’Europa potrebbe inorridire”. E Garibaldi parlo di “cose da cloaca”.
Né che si incarcerarono i meridionali senza accusa, senza processo e senza condanna, come è accaduto con gli islamici a Guantanamo. Li qualche centinaio, terroristi  per definizione, perché musulmani: da noi centinai a di migliaia, briganti per definizione, perché meridionali.
E, se bambini, briganti precoci: se donne, brigantesse o mogli, figlie, di briganti: o consanguinei di briganti (sino al terzo grado di parentela): o persino solo paesani o sospettati tali.
IO CREDEVO CHE I BRIGANTI FOSSERO PROPRIO BRIGANTI, NON ANCHE EX SOLDATI BORBONICI E PATRIOTI ALLA GUERRIGLIA PER DIFENDERE IL PRPOPRIO PAESE INVASO.

Non sapevo che il paesaggio del sud divenne come quello del Kosovo, con fucilazioni in massa, fosse comuni, paesi che bruciavano sulle colline  decine di  migliaia di profughi in marcia.
Non volevo credere che i primi campi di concentramento e sterminio in Europa li istituirono gli italiani, del Nord, per tormentare e farvi morire gli Italiani del Sud,, a migliaia, forse decine di migliaia ( non si sa) perché li squagliavano nella calce  ) come nell’Unione sovietica di Stalin.

Né sapevo che i fratelli d’Italia arrivati dal Nord svuotarono le ricche banche meridionali, regge, musei, case private ( rubando persino le posate) per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati.
E mai avrei immaginato che i Mille fossero quasi tutti avanzi di galera.
……
Non sapevo che, a Italia così unificata, imposero una tassa aggiuntiva ai meridionali, per pagare le spese della guerra di conquista del sud, fatta senza nemmeno dichiararla.
…..
Né sapevo che il Regno delle due Sicilie fosse fino al momento dell’aggressione, uno dei paesi più industrializzati del mondo ( terzo dopo Inghilterra e Francia, prima di essere invaso )

Ignoravo America, per assistere economicamente gli armatori delle navi che li trasportavano e i settentrionali che andavano “ a fare la stagione” per qualche mese in Svizzera.
Non potevo immaginare che l’Italia unita facesse pagare più tasse a chi stentava e moriva di malaria nelle caverne dei Sassi di Matera,, rispetto ai proprietari  delle ville sul lago di Como.

….
Credevo al Giosuè Carducci delle Letture del risorgimento italiano
“ Né mai unità di nazione fu fatta per aspirazione di più grandi e pure intelligenze, né con sacrifici di più nobili e sante anime, né con maggior libero consentimento di tutte le parti sane del popolo.. “
Io avevo sempre creduto ai libri di storia e alla leggenda di Garibaldi.

Non sapevo nemmeno di essere meridionale, nel senso che non avevo mai attribuito  alcun valore, positivo o negativo , al fatto di essere nato al Sud o più a Nord di un altro.
Mi ritenevo solo fortunato ad essere italiano.

E fra gli italiani più fortunati perché vivevo sul mare.

…..

A mano a mano che scoprivo queste cose, ne parlavo.
Io stupito, gli ascoltatori increduli.
Poi, io furioso: gli ascoltatori seccati.: esagerazioni, invenzioni e, se vere, cose vecchie.
E mi accorsi che diventavo meridionale, perché stupidamente, maturavo orgoglio per la geografia di cui, altrettanto stupidamente, bossi e complici, volevano che mi vergognassi.
Loro che usano “italiano” come un insulto e abitano la parte della penisola che fu denominata “Italia” quando Roma riorganizzò l’Impero :  quella meridionale venne chiamata Apulia, dal nome della mia regione.

Ma la prima “Italia della storia fu un pezzo di Calabria sul Tirreno…


Questo l’inizio di un libro bellissimo , di Pino Aprile,  che si intitola
“ TERRONI…. TUTTO QUELLO CHE E’ STATO FATTO PERCHE’ GLI ITALIANI DEL SUD DIVENTASSERO MERIDIONALI “
che ho comprato soltanto ieri sera, su consiglio di un amico e che sto letteralmente divorando.

Mi è piaciuto talmente tanto l’inizio che ho voluto farne una nota, nella quale taggherò amici , non tenendo conto della loro provenienza geografica… credo che certe cose vadano lette da tutti, perché, come recita  la quarta di copertina del libro ,  E credo si dica così..


“LA STORIA DI OGGI E’ANCORA QUELLA DI IERI.. LA NOSTRA FU INTERROTTA E SI PUO’ RIANNODARLA SOLO NEL PUNTO IN CUI VENNE SPEZZATA
NON SI PUO’ SCEGLIERE LA RIPARTENZA CHE PIU’ CONVIENE
QUEL CHE GLI ITALIANI DEL NORD FECERO FU COSI’ SPAVENTOSO CHE ANCOR OGGI LO SI TACE NEI LIBRI DI STORIA”

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