Dura la requisitoria sulla crisi economica
CINQUEFRONDI (RC) - "Indignati più che mai, scendiamo in piazza 
domani a Roma, così come avverrà in gran parte d’Europa e del mondo. 
Intendiamo dare respiro nuovo in una generale situazione di crisi". 
Parole al vetriolo quelle lanciate dal partito della rifondazione 
comunista cinquefrondese e dai giovani comunisti del Kollettivo onda 
rossa, sulla situazione economica e politica italiana. "Che paghi chi ha
 rubato: banchieri e imprenditori del turbocapitalismo - proseguono - 
hanno teorizzato per anni la precarizzazione del lavoro come elemento di
 modernità. Hanno modificato la percezione della vita, rendendola a sua 
volta precaria.Noi diciamo basta a queste pratiche". I rifondaroli 
cinquefrondesi, guidati dal segretario Flavio Loria, si scagliano contro
 il governo Berlusconi definendolo "fascistoide" e criticando aspramente
 la politica "dei tagli all’istruzione, all’università e alla ricerca. 
Si umiliano i migranti e si precarizza il lavoro, i giovani si devono 
inventare il futuro". Il gruppo comunista cinquefrondese auspica "una 
sinistra vera che si interessi della vita delle donne e degli uomini e 
che salvaguardi le classi meno abbienti" e concludono chiedendo che "il 
15 ottobre sia l'inizio di una rivolta globale contro l'oligarchia del 
mercato. Noi la crisi delle banche, non la vogliamo pagare". Dall'intero
 territorio reggino saranno in partenza 3 autobus per la manifestazione 
del 15 ottobre a Roma oltre a coloro che raggiungeranno la capitale con 
treni o macchina private.
redazione@approdonews.it

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