Rinascita sferza Galimi: opposizione intermittente
                                       
    24/01/2012 Angelo Siciliano, Calabria Ora
CINQUEFRONDI –
 “Cinquefrondi è un paese depresso, e forse per questo più facile da 
governare”. L’altra sera Michele Conia, all’assemblea pubblica per i 
due anni di Rinascita, ha usato pochi cenni per ribadire la pessima 
considerazione del suo gruppo verso la giunta Cascarano. Ha poi 
sferzato l’opposizione “intermittente” di Galimi (“Se c’è da 
diventare presidente della comunità montana o di Piana Ambiente, ci
 si astiene in consiglio comunale”). Quindi si è speso soprattutto 
nel riepilogare i tratti genetici di Rinascita. A uso di chi, 
soprattutto nel Partito democratico, “si ostina a non capire e 
vorrebbe portarci indietro di trent’anni”, accusa Conia. Poco prima 
Fausto Cordiano, una vita Pd e incerto se entrare o no nel movimento,
 ridice critiche note: “Siete chiusi ai partiti del 
centrosinistra”. Conia sbotta: “Secondo alcuni mi dimostrerei 
aperto solo se andassi a parlare con quei tre-quattro che stanno in 
piazza e si sentono i detentori della politica. Il loro unico 
interesse è chi deve fare il sindaco”. Per Rinascita è tutto qui 
l’equivoco che i suoi detrattori continuano ad alimentare. Le 
adesioni al gruppo di cittadini qualsiasi conterebbero meno di 
apparentamenti con partiti o loro frange. Anche il consigliere 
provinciale Giuseppe Longo scrive il suo no alle vecchie 
burocrazie partitiche: “Se saremo chiamati a governare 
Cinquefrondi, dobbiamo essere certi di poterlo fare in modo 
trasparente, serio e responsabile. Questo obiettivo non potrà 
essere raggiunto insieme a chi ha portato il paese allo stato 
attuale”.
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