23/10/2011 Angelo Siciliano, Calabria Ora
 
 
 
CINQUEFRONDI
 – Il gruppo di minoranza “Rinascita per Cinquefrondi” stende un 
comunicato per ribadire i punti fermi della sua identità politica, 
con un occhio all’amministrazione di centrodestra e uno all’altro 
gruppo di opposizione, “Risveglio popolare”. Davanti all’azione di 
contrasto sempre più pressante che Michele Galimi pratica 
ultimamente ai danni della maggioranza (specie da quando il leader
 di “Risveglio” è entrato nel Pd), i consiglieri Michele Conia e 
Flavio Loria rivendicano la primogenitura del fare opposizione 
senza sconti. «Meglio tardi che mai – commentano taglienti – 
finalmente “Risveglio” si è accorto dell’arroganza 
dell’amministrazione, la quale, ogni volta che un gruppo dissente dalle
 posizioni del sindaco e dei suoi “adepti“, sa solo pronunciare 
parole vuote, offendendo e non fornendo mai risposte sul merito delle
 questioni». Il linguaggio comune che adesso sembra rendere non 
tanto dissimili le due opposizioni, secondo “Rinascita” non 
dovrebbe far dimenticare la strada fin qui percorsa. Già pochi mesi 
dopo l’insediamento della maggioranza, sottolineano Conia e Loria, 
«abbiamo iniziato a denunciare con civile fermezza, da un lato, lo 
scarso rispetto istituzionale e dall’altro l’immobilismo e la 
manifesta incompetenza degli attuali amministratori». È’ 
trasparente, a ogni modo, come l’attivismo di Galimi e del Pd apra la 
partita per la leadership nel campo del centrosinistra. È forse 
per questo motivo (oltre naturalmente per rispondere alle accuse 
della maggioranza) che “Rinascita” rimarchi di essere «nata e 
cresciuta in alternativa reale al passato». D’altronde Conia, già 
assessore della giunta Roselli (l’ex sindaco ora compagno di 
partito di Galimi), fin dal concepimento di “Rinascita”, ne va 
affermando la sostanziale discontinuità rispetto alla precedente 
esperienza amministrativa. All’attuale giunta, invece, la sinistra 
imputa mancate risposte su servizio civile, politiche attive per 
giovani e anziani, progetti impantanati nel sociale, mensa 
scolastica in ritardo, modifica dello statuto comunale per 
introdurvi l’acqua bene comune. Le ultime stoccate di Conia e Loria 
vanno ai «precari equilibri interni della maggioranza, confermati
 dalla necessità di rispondere alle domande di “Rinascita“ con 
manifesti separati di Pdl e Udc. Della serie: ognuno si cura il 
proprio orticello e non ci si mette d’accordo nemmeno su cosa dire 
all’opposizione »; e all’Udc dell’assessore Scappatura rientrato da 
poco in giunta: «Se difendete l’operato della maggioranza anche per i
 mesi in cui ne eravate fuori, perché non siete rimasti in giunta?»
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